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DEFINIZIONE DI ATTACCHI DI PANICO

L'ATTACCO di PANICO è definibile come un episodio ACUTO di ANSIA ad insorgenza improvvisa e di breve durata che tende a ripetersi nel TEMPO.
Gli ELEMENTI COSTITUTIVI di un attacco di panico sono riconducibili all’improvvisa comparsa dei SINTOMI PSICHICI e NEUROVEGETATIVI (APPRESSIONE, PAURA, TERRORE, SENSO di MORTE imminente, TIMORE di perdita di CONTROLLO sulle proprie idee o AZIONI;difficoltà RESPIRATORIE, PALPITAZIONI, DOLORE TORACICO, SENSAZIONI DI SOFFOCAMENTO, VERTIGINI, VAMPATE di CALORE e BRIVIDI di FREDDO..., alla brevità della CRISI, all’inspiegabilità della sua INSORGENZA, all'ANSIA ANTICIPATORIA (TIMORE
che la CRISI possa ripetersi) e all'evitamento di quei LUOGHI ASSOCIATI al manifestarsi della crisi.
Le risposte delle PERSONE si rifanno per un buon 65% alla definizione corretta dell'attacco di
panico come "un episodio ACUTO di ANSIA, improvviso, breve e ricorrente".
Il 10% ritiene invece che esso consista in "una mancanza di CORAGGIO" sottovalutando quindi
il fatto che l'insorgere di un ATTACCO di PANICO non è gestibile in quanto esso si comporta come una reazione "TUTTO o NULLA" che sfugge ad ogni controllo di tipo RAZIONALE.
Anche in questo caso, come in precedenza per la depressione e per l’ansia, è presente l’erronea TENDENZA a ritenere che, mediante uno SFORZO volontaristico e CORAGGIOSO, il DISTURBO possa essere superato.

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